Articoli principali

28 giugno 2012

Apopudobalia: l’antenato greco del calcio, mai esistito

Oggi la Germania è famosa per la solida economia e il gioco vincente della sua nazionale di calcio, ma ci fu un tempo in cui i tedeschi furono famosi nel mondo soprattutto per aver inventato la moderna disciplina della filologia (definizione minima: studio della lingua, dello stile e della storia dei testi letterari). Nel 1837 la filologia classica era appena cinquantenne, e ai suoi studiosi era richiesta la conoscenza diretta di tutte le opere che potevano essere utili, anche quelle di minore importanza, anche i frammenti. Continua a leggere

27 giugno 2012

Scrivere in pubblico, dal vivo e in differita

James Bridle è uno scrittore, editore e programmatore inglese. È diventato piuttosto famoso lo scorso anno per aver introdotto il concetto di Nuova Estetica (New Aesthetic), il riconoscimento di uno travaso di aspetti visivi dal digitale al quotidiano. Non è questo che ci interessa, ma attesta la sua competenza.
Qualche giorno fa, James si è installato nell’ingresso della agenzia di design Lighthouse con l’intento di creare un laboratorio pubblico di programmazione. Si è messo lì e ha scritto codice con un proiettore che mostrava sul muro tutto quello che succedeva sul suo computer. Continua a leggere

1 giugno 2012

Come si progettano le cose per vivere nello spazio

Ieri è rientrata sulla Terra la prima navetta spaziale costruita e messa in orbita da una società privata. Esisteva già qualcosa di simile per voli suborbitali, a 110 km della Terra, ma non è mai successo prima che un privato raggiungesse la Stazione Spaziale Internazionale a 350 km dal nostro pianeta.

Con un buon tempismo rispetto all’apertura di questa opportunità commerciale, la Domus Academy di Milano inaugura un corso specializzato nella progettazione di oggetti e ambienti per la vita in assenza di gravità.

«Con la crescita dell’interesse turistico verso lo spazio, aumentano anche le opportunità per designer e architetti. I partecipanti a questo corso progetteranno prodotti e ambienti per la vita quotidiana sui futuri hotel orbitanti. I turisti spaziali dovranno mangiare, dormire, riposare, pulirsi, fare esercizio, lavorare, giocare, pensare, avere privacy e guardare fuori dal finestrino. Questi compiti quoditiani aprono molte nuove sfide per i progettisti.»

Il corso è tenuto dalla spaceship designer (!) Susmita Mohanty, costa 1700 € e dura una decina di giorni. Non so cosa sia possibile imparare in così poco tempo ma è certo che trovarsi davanti ad un’area progettuale grande e inesplorata come questa non capita tutti i giorni. E un’altra cosa non da poco: potreste iniziare una carriera in una compagnia di turismo spaziale lasciandovi alle spalle l’affollamento soffocante del design a gravità terrestre.

18 maggio 2012

Kidult contro Marc Jacobs: come trasformare una vetrina imbrattata in una pubblicità perfetta

Kidult è un writer francese che fa tag giganti usando un estintore. A differenza di altri, per guadagnarsi popolarità e denaro, concentra i suoi interventi sulle vetrine dei grandi brand della moda. Ha distrutto a getti di vernice Hermès, Supreme, Colette, Louis Vuitton, Kenzo e molti altri. L’ultimo della lista è un monomarca di Marc Jacobs a Londra, che si è trovato pochi giorni fa la scritta ART, enorme e colante, su tutta la superficie esterna del negozio. Continua a leggere

9 maggio 2012

Come spiegare a un undicenne (e a tutti noi) cos’è il fuoco

In uno dei vari aneddoti su medici e alchimisti medievali, il giovane apprendista chiede al suo mentore: perché l’assunzione di oppio causa sonnolenza? Alla domanda, segue la risposta: per via delle sue proprietà soporifere. Una spiegazione simile, seppure tecnicamente corretta, non spiega un bel niente circa il comportamento chimico dell’oppio e il suo effetto sulla fisiologia umana. Equivale a dire: l’oppio fa addormentare perché dotato di proprietà che fanno addormentare. Continua a leggere

8 maggio 2012

Se tutta l’acqua del mondo fosse raccolta in una sfera

Jack Cook ha rappresentato per la Woods Hole Oceanographic Institution il volume di tutta l’acqua del mondo, compresi oceani, calotte polari, ghiacciai, falde acquifere, laghi, fiumi, paludi, vapore atmosferico, umidità del terreno e acqua biologica (quella contenuta negli esseri viventi) per un totale di 1.386.000.000 chilometri cubici. Tutta quest’acqua potrebbe essere racchiusa in una sfera incredibilmente piccola, del diametro di soli 1.385 chilometri, più o meno la lunghezza dell’Italia. Qui trovate l’immagine in grande, qui un po’ di dati. — via @amedeobalbi


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