Articoli principali

31 ottobre 2011

La storia del primo banner interattivo e una riflessione sugli ultimi

La prima pubblicità interattiva online è del 1996. È una versione giocabile di Pong realizzata da Red Sky Interactive per Hewlett Packard. Il campo di gioco è largo 720×90 pixel, e sullo sfondo – solo sullo sfondo – c’è il logo di HP. Sopra al gioco c’è un testo che scorre. Dice:

Ciao, sono Jerry. Sono l’ingegnere di HP che ha creato questo affare. Doveva essere un banner pubblicitario ma, beh, il caffè ha cominciato a scorrere e qui le cose si sono fatte un po’ strambe. Come quando abbiamo fatto quella stampante che pinzava e fascicolava. Vuoi giocare? Sei quello a destra. Dacci dentro.

È più facile da vedere che da spiegare. Continua a leggere

28 ottobre 2011

Qualche giochetto tipografico adatto anche ai non addetti ai lavori

Stanno spopolando in rete due giochi tipografici divertenti. Uno si chiama KernType e vi sfida a trovare la spaziatura perfetta tra le lettere di una parola. Il gioco sembrerebbe in grado d’intrattenere bene anche i non addetti ai lavori, del resto è stato pensato come strumento «per avvicinare i programmatori al design». Nel secondo, Font or Cheese, dovrete indovinare se una parola è il nome di un carattere tipografico o di un formaggio. Un gioco scemo e quasi impossibile che vi farà divertire soprattutto con le statistiche – ebbene sì, il 40% dei giocatori pensano che il Bodoni sia un formaggio. Già che ci siamo come non citare il classico Helvarial Quiz, dal sito: «E così credi di saper distinguere Arial da Helvetica?». Buon divertimento. Ah, quelli di KernType dicono che non dovreste smettere di giocare se non avete raggiunto almeno il 90%.

Update: Grazie a Simone scopro un altro gioco tipografico degli stessi autori di KernType. È uscito qualche giorno fa, si chiama ShapeType e vi chiede di dare la giusta forma a un carattere modificandone le curve con un editor semplificato.

26 ottobre 2011

Come diventare un ingegnere biochimico giocando ai videogames su internet

“Ci sono due modi per diventare un ingegnere biochimico: studiare duro e guadagnarsi un dottorato o giocare ai videogame”. Questo è il pensiero di Adrien Treuille e dei suoi collaboratori, inventori di Foldit, un gioco on-line che dal 2009 sfrutta l’intelligenza dei videogiocatori per risolvere uno dei problemi più complessi della biologia odierna: il ripiegamento proteico. Proprio un mese fa i giocatori di Foldit hanno determinato la configurazione di un enzima responsabile per la riproduzione del virus hiv, una questione che ha tenuto impegnati gli scienziati per circa un decennio. Continua a leggere

25 ottobre 2011

Una guida per scoprire nuova musica online

Jenna Wortham, giornalista del New York Times, ha scritto un articolo in cui fa un buon sunto di ciò che esiste in rete per ascoltare la propria musica preferita e, soprattutto, per trovarne di nuova e affine ai propri gusti. Per ora alcuni servizi social che stanno avendo successo all’estero, come Spotify e Turntable, non sono disponibili in Italia, ma c’è comunque tanta altra buona roba: Cull.tv, per esempio, propone palinsesti tematici di videoclip, un po’ come Mtv, The Hype Machine aggrega segnalazioni musicali da svariati blog musicali e EXFM permette di tener traccia di tutto quello che si ascolta online.

— via Internazionale

24 ottobre 2011

Music from very short computer programs

Tutto ciò che vedete e sentite nel video sopra è generato da quella sequenza di caratteri incomprensibili. Sono esperimenti estremi di musica algoritmica firmati dal finlandese Ville-Matias Heikkilä — meglio conosciuto con il suo nick viznut, per ovvie ragioni — e dai suoi seguaci. In poche parole cercano di suonare della musica relativamente complessa e piacevolmente melodica con una sola riga di codice per computer. Quello che succede là in mezzo, in caso ve lo chiedeste, è un mix sofisticato e abbastanza casuale di operazioni logiche e matematiche i cui risultati sono direttamente spediti alla scheda audio del computer.

È un piacere scoprire che Ville-Matias ha già risposto alla domanda «ma non è già stato fatto?». La risposta, a quanto pare, è no, o almeno non con il suo stesso intento (qui tutto il suo articolo). Trovate altri due video dopo il salto, ma la cosa migliore è andare su questo sito e provare da soli a comporre una one-line melody — a caso, ovviamente. Se vi saltasse fuori qualcosa di ascoltabile siete caldamente invitati a pubblicarlo qua sotto tra i commenti. Continua a leggere

19 ottobre 2011

È nata la radio di Monocle

Da lunedì esiste Monocle 24, la web radio a ciclo continuo della ben nota rivista londinese. Il servizio di podcast Monocle Weekly, esistente dallo scorso anno, è ora ampliato e integrato in un palinsesto che prevede programmi in diretta dedicati a tutto ciò che è il Monocle cartaceo e web: design, architettura, moda, food, eventi cittadini, cronaca, meteo globale e molta musica. Qui, in breve, trovate tutte le informazioni sull’offerta e qui, se vi avanzano 300 sterline, la rivisitazione della radio Revo Heritage prodotta per l’occasione.


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