Articoli principali
16 novembre 2011
Desert Bus, il videogame più noioso di sempre
Nato da un’idea di Eddie Gorodetsky (tra l’altro consulting producer di The Big Bang Theory) e del duo comico Penn & Teller, Desert Bus era uno dei minigame compresi in Penn & Teller’s Smoke and Mirrors, un videogioco per Sega CD del 1995 mai messo in commercio a causa della bancarotta della società editrice. Per nostra fortuna nel 2005 ha cominciato a circolare in rete e in seguito è stata creata una riproduzione dell’originale giocabile online (qui).
Il gioco consiste nel guidare un autobus da Tucson a Las Vegas in tempo reale. Per finire il gioco occorrono come minimo otto ore di guida ininterrotta perchè la velocità massima dell’autobus è di 45 miglia orarie (circa 72 km/h). Continua a leggere
14 novembre 2011
Venti più due lezioni di stile, risorse e curiosità sulla lingua inglese
Negli Stati Uniti esiste dal 1998 un ottimo programma radio dedicato all’universo della lingua inglese. Si chiama A Way with Words ed è condotto da Martha Barnette, esperta in lingue antiche ed etimologia, e Grant Barrett, lessicografo, cioè uno che scrive dizionari. La gente chiama e loro rispondono.
Il programma, molto seguito, si concentra sul perfezionamente dell’uso della lingua inglese: il participio passato di learn è learned o learnt? Come si usa correttamente whom? Bury si pronuncia come berry o come jury? Accanto a questi consigli trovano ampio spazio discussioni su termini caduti in disuso e nuovi modi di dire, sulle usanze linguistiche delle diverse zone degli Stati Uniti e sulle parole usate esclusivamente tra le mura domestiche, oltre a ogni tipo di gioco linguistico possibile via radio e tante piccole curiosità. Questo è quanto ho trovato gironzolando nell’enorme archivio dei podcast.
In origine il termine skyscraper veniva utilizzato per indicare gli alberi maestri delle navi. Più tardi è stato usato per i cavalli di grande statura e per i tiri alti nel baseball e solo dopo per gli edifici. I tedeschi usano la parola Wolkenkratzer che significa letteralmente grattanuvole. Continua a leggere
10 novembre 2011
L’onda più alta mai cavalcata
Il surfista hawaiano Garrett McNamara è stato il primo al mondo ad affrontare con successo un’onda alta 90 piedi (circa 30 metri). È successo due giorni fa alla Praia do Norte di Nazaré, in Portogallo, una zona famosa nel mondo per le onde giganti. Qui maggiori dettagli sull’impresa, qui un articolo sulle onde più alte mai registrate e sui precedenti record nel surf.
8 novembre 2011
In effetti alla Bibbia mancava l’integrazione con i social network
Mike Lacher di Wondertonic, famoso per produrre pazzi siti web, ha messo on-line una versione della Bibbia integrata con Facebook che vi permetterà finalmente di fare like al vostro versetto preferito. Si chiama The Likeable Bible e speriamo prenda piede perché sarà davvero interessante scoprire quali sono i versi più condivisi. Tra le funzioni c’è la ricerca per testo e per verso, qualcosa che in ogni caso potrebbe tornarvi utile.
“While God is busy judging us, let’s judge His words”
Ah, sempre della stessa serie: The Likeable United States Constitution.
4 novembre 2011
Quattromila simboli Unicode pronti per il copia-incolla
Copy Paste Character è un sito che permette di copiare simboli Unicode, di solito quasi irrecuperabili via tastiera, per utilizzarli nei propri testi. Il sito esiste dal 2008 ma ha fatto da poco un saltone di qualità passando da 100 a quasi 4000 caratteri disponibili, suddividendoli in comode liste e dando la possibilità di creare collezioni personalizzate. ♥ ♥ ♥
2 novembre 2011
Una serie ben riuscita di minidocumentari sulla creatività italiana
Non è difficile girare video profili che funzionino: durano poco, sono abbastanza codificati (quindi abbastanza semplici da girare e montare) e se il personaggio ritratto dice almeno una buona frase si beccano senza problemi qualche condivisione su Facebook.
Non c’è da sorprendersi quindi se i responsabili della proliferazione di video profili creativi siano principalmente gli uffici comunicazione e marketing dei marchi di abbigliamento giovane. Non fraintendetemi, è una cosa buona. Ci guadagnano tutti, dal personaggio profilato, che si prende tanta visibilità gratuita (e magari qualche soldo), al marchio, che si fa una pubblicità sotterranea ma ben percepita, fino a noi utenti finali che ci troviamo con qualcosa di stimolante da guardare. Continua a leggere