Articoli principali
10 giugno 2009
Interruttori
Capisco benissimo Guus Oosterbaan e la sua passione per il clack a molla di questo vecchio interruttore. La lavatrice su cui era installato si è rotta e Guus ha costruito una lampada solo per continuare ad usarlo.
“When moving the button from the left to the right, you feel more resistance being built up because of the spring mechanism inside as going up a rollercoaster. When you reached this climax, the switch finnishes the moving-from-left-to-right travel by itself. DAMN THAT IS GOOD!”
Consapevole che l’interesse per il “meccanismo” e il “meccanico” sia ormai piuttosto di moda, mi domando se dovremmo pensare che il fenomeno nasconda qualcosa di più importante. Forse la scelta di progettare interfacce multi uso prive di una vera e propria matericità, imposta dal processo di convergenza e miniaturizzazione, ha portato anche qualche perdita? Quanto è importante quella perdita rispetto ai benefici? Siamo tutti d’accordo su quanto sia più gratificante, per dire, l’interazione con la tastiera a pulsanti del telefonino rispetto al corrispettivo touchscreen? Son tutte domande, vedete voi.
27 maggio 2009
Style = Fart
“Our intern Martin cut all the type into my skin. Yes, it did hurt real bad”. E lo credo bene, ma posso anche capire che avendo un’idea del genere per la testa sarebbe stato più da pazzi fermarsi a metà strada. Lui è Stefan Sagmeister, la rockstar della grafica anni Novanta, e quello di cui stiamo parlando è il celeberrimo poster per la sua lecture all’AIGA Detroit Continua a leggere
26 maggio 2009
Memphis Blues
L’immagine che vedete è l’invito scelto da Memphis per promuovere la prima mostra del gruppo il 18 settembre 1981. Memphis è un movimento che ha molto a che fare con il design, ma cercherò di parlare soprattutto di loro, della loro storia e delle loro idee. Se vi va, prima di continuare a leggere, potete far partire questo pezzo e tenerlo come colonna sonora Continua a leggere
16 aprile 2009
Art is work
Milton Glaser si definisce un “comunicatore” e sfugge brillantemente alle dispute anacronistiche sull’attribuizione di un’etichetta professionale scelta tra designer, artista e illustratore. Nasce nel 1929 a New York, si forma prima presso la Cooper Union (università privata newyorkese) poi in Italia all’Accademia di Belle Arti di Continua a leggere
10 aprile 2009
The world of spimes
Mi è capitato di scoprire una nuova parola-fenomeno: spime. Il termine è stato coniato da Bruce Sterling (scrittore di fantascienza, conferenziere e collaboratore di Wired) all’interno del suo libro “La forma del futuro”. Spime è l’unione delle parole “space” e “time”, ma prima di entrare nello specifico servono un paio di Continua a leggere