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5 febbraio 2010

Active Design

Active Design GuidelinesChe l’America sia un paese che tende all’obesità non è niente di nuovo per nessuno, si sa. Le ultime statistiche evidenziano che oltre il 40% dei bambini iscritti presso le scuole elementari di New York è sovrappeso e il trend è in continua crescita. Questo genere di allarme ha dato luogo a numerose campagne comunicative finalizzate ad educare la popolazione a uno stile di vita più salutare che preveda una dieta accettabile e un minimo di attività fisica.

New York questa volta risponde in modo diverso: a fine gennaio ha reso pubblico — gratuitamente — il manuale Active Design Guidelines. Nel libro sono raccolte centinaia di linee guida pensate per offrire ai progettisti dello spazio urbano soluzioni che invitino attivamente la popolazione ad uno stile di vita più sano. Continua a leggere

9 novembre 2009

Infographics

InfographicsGironzolavo tra i miei preferiti e ho notato di aver accumulato un bel numero di link buoni da condividere sul tema dell’infografica, ossia il ramo del graphic design che si occupa della rappresentazione delle informazioni in forma grafica. In parole povere, avete presente gli schemi dei libri di scienze e i grafici dei quotidiani? Quelle sono infografiche, anche se non sono belle.

Non so che ricordo avete dei libri di scuola ma a me gli schemi piacevano già da piccolo, le immagini mi aiutavano a memorizzare meglio i concetti e più erano belle da guardare meglio imparavo. Internet ha permesso a molti di quei bambini (disadattati?) che come me sono cresciuti a pane e libri sull’universo di aprire dei blog per raccogliere e condividere le migliori infografiche del momento. Se come me vi emozionate di fronte a un grafico a torta col buco in mezzo, ma anche se un libro lo leggete solo se ha dentro le immagini, vi consiglio di cliccare sul Continua a leggere

23 ottobre 2009

Chalkbot is a copy

StreetGraffitiNon è una novità che le agenzie di marketing disoneste frughino nel repertorio sconfinato delle idee geniali distribuite nella rete e le realizzino con i finanziamenti dei grossi clienti senza dare nessun credito agli autori (spesso ragazzi che non possono realizzarle per mancanza di fondi). D’altra parte però l’arrivo di internet ha permesso anche un aumento delle possibilità che questi furti vengano smascherati.

Furti di questo genere ne abbiamo già visti in passato parlando di video e fotografia, ma questa volta ne ho trovato uno più clamoroso, uno appartenente al già delicato mondo dei green graffiti. Continua a leggere

3 ottobre 2009

Body hacking

Daito ManabeQualche giorno fa su Facebook, in risposta all’articolo su Peter Vogel, un mio lontano cugino californiano ha segnalato un esperimento giapponese sul body hacking: disciplina di bio-arte che gioca con il corpo umano inviando e rilevando stimoli elettrici. Continua a leggere

13 luglio 2009

Cardon Copy

Cordon CopyCardon Copy è l’iniziativa proposta dal graphic designer newyorkese Cardon Webb. Dopo aver estrapolato le informazioni rilevanti da un volantino affisso nelle strade, Cardon progetta un linguaggio comunicativo più efficace e sostituisce l’originale. L’idea merita una segnalazione, ma navigando nel suo sito vi accorgerete che i risultati non rappresentano sempre buone soluzioni.

11 giugno 2009

High-line Park

High Line ParkNel 1930 è stata costruita a Manhattan una linea sopraelevata di dieci metri destinata al movimento dei treni merce. Dal 1980 nessun treno circola più sulla High Line. Quando fu presa la decisione di demolire la ferrovia si formò spontaneamente un movimento interessato al salvataggio dell’area. Da quel movimento è nata l’associazione non-profit “Friends of High Line” con l’obiettivo di trasformare lo spazio in uno parco pubblico. Così, dal 1999, l’associazione lavorò senza sosta, prima da soli, poi patrocinati dalla città di New York. Un paio di giorni fa il parco è stato ufficialmente inaugurato.

Segue un video — fortemente consigliato — che racconta il progetto e qui una carrellata d’immagini scattate dal fotografo Iwan Baan. Detto questo, non so se restare senza parole per l’impegno ecologico costantemente rispettato della città di New York o perché un’associazione non-profit sia riuscita a fare una cosa del genere partendo da niente in soli dieci anni. A voi i commenti.


Materiale fotografico e immagini, salvo dove diversamente indicato, è da intendersi di proprietà degli autori citati.
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