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10 febbraio 2012

Dal nulla a tutto l’universo attraverso Google Immagini

Circa un anno fa Google ha rilasciato un servizio per fare ricerche a partire da immagini. Se non l’avete mai fatto prima andate su Google Immagini, cliccate sulla piccola macchina fotografica a destra e seguite le istruzioni.

L’artista berlinese Sebastian Schmieg ha fatto alcuni esperimenti usando questa funzionalità. Il processo è sempre lo stesso: fare una ricerca a partire da un’immagine, salvare il primo risultato e usarlo per fare una ricerca successiva. Dopo aver ripetuto questo ciclo centinaia o migliaia di volte tutte le immagini trovate vengono messe insieme in una sequenza video.

Quello che vedete in apertura è il migliore della serie, fatto a partire da un’immagine vuota e ripetuto per 2951 volte. Si passa piano piano dal nulla, alle galassie, ai pianeti fino alle cose degli esseri umani, persi in balia degli algoritmi di Google e del caso. «Questa sequenza di immagini sembra un’enciclopedia visiva compatta, una sbalorditiva storia di tutte le cose» dice l’Huffington Post, ma più puntale e con una buona dose di sensibilità fantascientifica alla vecchia maniera è il commento di un lettore: «mi immagino questo sia il modo in cui il nostro mondo venga percepito da un computer, chiuso in una cantina da qualche parte a cercare di capire che cosa siano gli esseri umani».

Quello di cui vi ho parlato è il video definitivo e in qualche modo conclusivo della serie ma come dicevo all’inizio ne ha realizzati altri. Ve ne ho messi qua due che usano lo stesso principio ma hanno una diversa immagine di partenza: uno comincia con una fotografia del pianeta Terra, l’altro con un suo ritratto.

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