20 giugno 2012
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5 gennaio 2012
Melanie — Have you ever seen so many gulls? What do you suppose it is?
Mrs. MacGruder — Well, there must be a storm at sea. That can drive them inland, you know.
18 agosto 1961, Baia di Monterey, California, migliaia di uccelli marini impazziti si schiantano sul bagnasciuga: fu questo episodio a ispirare Alfred Hitchcock nella scrittura de Gli Uccelli, uno dei film che gli darà più successo. Il Santa Cruz Sentinel, un quotidiano locale, riportò la notizia e Hitchcock, che possedeva un ranch sulle montagne di Santa Cruz, venuto a sapere della cosa chiese di ricevere una copia del giornale.
Nei desideri del regista, gli uccelli del suo film non avrebbero dovuto essere null’altro che l’espressione di un’ancestrale paura umana, poco importava indagare sul motivo di quel fatto straordinario o se ci potesse essere o meno una spiegazione plausibile. Da quel 18 agosto del 1961 si sono susseguite molte teorie per spiegare il fenomeno, ma per anni Gli Uccelli è rimasto un emblema dell’inspiegabile che infastidisce la mente umana e alimenta la paura.
Il 22 dicembre 2011, però, il Nature Geoscience ha pubblicato lo studio di un gruppo di oceanografi americani che svela il mistero, fornendo la spiegazione finora più convincente. Un episodio simile a quello del 1961 è avvenuto nel 1991, durante il quale sono stati trovati nella stessa regione e in preda allo stesso disorientamento dei pellicani bruni. La colpa nel 1991 è stata di una neurotossina, l’acido domoico, presente in alcune alghe del genere Pseudo-nitzschia, cibo abituale dei pesci della zona. Lo studio spiega che l’acido domoico può causare confusione, disorientamento, convulsioni, coma o morte.
Stessa cosa nel 1961? È difficile da dire con certezza poiché nessuno ha conservato un campione dell’acqua di quel giorno, ma gli oceanografi, analizzando campioni di zooplancton risalenti a quel periodo, hanno ricavato che la maggior parte della flora marina era costituita da specie appetenti al genere Pseudo-nitzschia. Molto probabilmente, quindi, particolari condizioni marine hanno permesso la prolificazione di questa specie di alga, molti pesci di piccola taglia se ne sono cibati, entrando così nella catena alimentare e avvelenando gli uccelli migratori tipici di quelle zone e che si nutrono in quelle acque. E quindi non la nebbia, non un mistero invalicabile, quanto un’intossicazione alimentare è stata la causa principale di quel fenomeno che ha fatto il gioco di Alfred Hitchcock.
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