13 luglio 2012
Ecco chi organizza i magazzini di Amazon
Sono dei piccoli robot arancioni e sono capaci di attraversare gli incroci senza scontrarsi mai
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12 novembre 2010
Michael Wolf mi ha già colpito in passato con uno dei suoi reportage sulla Cina. Erano le fotografie in serie di tutti e cento gli appartamenti da dieci metri quadri del più vecchio centro abitativo di Hong Kong. Tra il fascino esotico, l’invasione della dimensione privata, le condizioni spaziali estreme e l’approccio fotografico da scienziato, aveva voluto vincere facile.
Il lavoro che scopro oggi non è da meno. Questa volta racconta l’industria delle riproduzioni ad olio di quadri famosi e lo fa con un’idea semplice ma molto efficace: mettendo in relazione il quadro con il proprio autore nello scorcio metropolitano dove è stato dipinto. Da Leonardo Da Vinci a Jasper Johns passando per Lucio Fontana: il risultato è surreale e la distanza culturale tra i quadri e il contesto in cui sono inseriti salta agli occhi in maniera evidente.
E se già la semplice esistenza di un mercato di consumo dei falsi era qualcosa in grado di avviare indagini estetiche e antropologiche estenuanti, ora Michael Wolf ha complicato le cose. Altre immagini nelle prossima pagina.
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