31 maggio 2012
Un’applicazione per quando gli smiley non bastano più
Marco Triverio si inventa Feel Me, un'applicazione che rende le comunicazioni digitali più umane. E la dedica a Lorena
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11 ottobre 2010
Di Milton Glaser aveva già parlato a fondo Guido parecchio tempo fa, ma ieri mi sono imbattuto in un estratto di un suo discorso del 2001 agli AIGA Talk di Londra (lo trovate qua) che può andare a integrare ciò che è già stato detto e che vale davvero la pena di leggere. Si tratta di una lista di dieci cose che il grande designer ha imparato lungo la sua carriera, consigli che possono tornare utili a chi è, sarà o ha intenzione di diventare designer — ma anche agli ingegneri non farebbero male. Qui Glaser torna su temi come il “just enough is more” e le responsabilità etiche del comunicatore, ma parla anche di stile, gente tossica e narcisismo arricchendo il tutto con aneddoti tratti dalla sua vita. La vita di Milton Glaser. Brividi.
[...] what is required in our field, more than anything else, is the continuous transgression. Professionalism does not allow for that because transgression has to encompass the possibility of failure and if you are professional your instinct is not to fail, it is to repeat success. So professionalism as a lifetime aspiration is a limited goal.
– Via Swiss-miss
Ci sono 2 commenti
Proprio in questi giorni c'è piccola una mostra gratuita a Bologna, ne ha parlato ieri anche la nostra Sunday Girl :-) http://sundaygirls.tumblr.com/post/1286388359/la-domenica-e-una-giornata-banale-evviva ciao, e.
scritto da enzo il 11 ottobre 2010 alle 11:19
grazie per la segnalazione enzo
scritto da Simone il 11 ottobre 2010 alle 11:27