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16 marzo 2010
The Pacific
“The Pacific è un lavoro contro ogni guerra, né patriottico, né edulcorato. Cerca la verità e non nasconde nulla dell’orrore del conflitto. Pone domande: perché sono qui? Perché uccido? Per cosa combatto?”.
È questo l’obiettivo con cui Tom Hanks e Steven Spielberg tornano, dopo l’eccezionale Band of Brothers del 2001, a produrre e curare in prima persona una miniserie sulla Seconda Guerra Mondiale. Se Band of Brothers — meritatamente vincitrice di infiniti premi — si focalizzava sul fronte europeo del conflitto, The Pacific si sposta su uno scenario meno raccontato rispetto ad altri, le rovinose battaglie dei marines americani nelle isole dell’Oceano Pacifico, luoghi paradisiaci e mortali, nel tentativo di fermare l’avanzata giapponese dopo l’attacco a Pearl Harbor.
Per la prima volta una serie fa impallidire qualsiasi opinione di inferiorità della televisione rispetto al cinema proprio nel campo del mainstream. Perché The Pacific, pur andando in onda sull’emittente HBO, con i suoi 150 milioni di dollari di costo totale non è pensato per essere un prodotto di nicchia: è costruito in bilico tra un efficace impalcatura retorica — eccessiva solo nella stucchevolezza della sigla e in qualche altro raro momento — e un ancor più efficace chiarezza dei bisogni narrativi che, parzialmenti liberi da dinamiche hollywoodiane, fanno schizzare la qualità della serie molto più in alto di Salvate il soldato Ryan, un film divertente ma mediocre diretto e recitato proprio dai due produttore della serie.
Scritta a partire da due libri di memorie e altre testimonianze, la serie, che vede come responsabile degli autori Bruce McKenna, vuol essere il più fedele possibile agli avvenimenti, senza esagerazioni e soprattutto censure. La storia si concentra sulle storie vere di tre marine, Leckie, Puller e Basilone (un italoamericano), e mi è davvero piaciuto il modo, naturale e non forzato, con cui il primo episodio — Part 1, Guadalcanal, andato in onda domenica — ci ha presentato i tre giovani protagonisti. Gli episodi totali sono 10, e ho grandi speranze per i restanti 9: la serie è partita con un ottimo respiro, un ritmo calibrato di lunghe scene silenziose e brevi piogge di spari improvvisi, in grado di illustrare sia l’intimità di trincea sia la grandezza della guerra.
Itasa ha già sottotitolato la prima puntata, che, come immagino si sia capito, vi invito fortemente a guardare. Come sempre, se poi volete farmi sapere che ne pensate, è sempre un piacere. (E il trailer guardatelo, che ne vale davvero la pena).
Ci sono 3 commenti
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pingback dal sito Notizie dai blog su La miniserie HBO THE PACIFIC, 10 puntate da una storia vera il 17 marzo 2010 alle 21:15
Con Boored to Death hai fatto centro, quindi si guarda anche questa.
scritto da stefano il 22 marzo 2010 alle 09:52
Sono gaetano basilone,nipote dell'eroe john basilone "manila john".The Pacific è un grande lavoro contro ogni guerra.Perché i genitori di John sono stati doppiati in dialetto siciliano quanto il papà Salvatore era di Colle Sannita (BN) e la mamma Teodora Bencivegna era una napoletana D.O.C.?
scritto da gaetano basilone il 18 maggio 2010 alle 12:48