27 marzo 2012
Una visita alla casa di Chris Ware
Tra pupazzi, bambole e libri trova spazio anche per disegnare
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8 febbraio 2010
Si è conclusa nel quasi completo silenzio italiota (anche in rete) la 37ma edizione del Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême, il più importante d’Europa e, a detta dei francesi, del mondo. Tra il 28 e il 31 gennaio la cittadina della Francia occidentale si è trasformata come ogni anno in terreno di scambi e contatti per le nuove leve del fumetto europeo, offrendo anche l’occasione di incontrare le massime star mondiali della bande dessinée. Enorme successo di pubblico hanno riscosso la conferenza di Joe Sacco con il suo Gaza 1956, quella dello statunitense Ivan Brunetti (di cui parlerò più approfonditamente in futuro) e la mostra 100 pour 100 organizzata dal Museo del fumetto della città: l’esposizione presentava le reinterpretazioni di 100 tavole di fumetti classici da parte di 100 autori contemporanei (qui l’omaggio di Marco Corona a Robert Crumb).
Il vincitore della Fauve d’Or per il miglior albo dell’anno è stato Riad Sattouf con il terzo volume del satirico Pascal Brutal – plus forte que les plus fortes. Il protagonista dei tre volumi è Pascal, figlio di immigrati super virile che vive in una banlieu parigina in un prossimo futuro di consumismo materiale e sessuale estremo. Sattouf è molto conosciuto in patria per le sue strisce satiriche, al pari di Marjane Satrapi e Joann Sfar: il premio alla sua opera non è stato una sorpresa e, si dice, è servito per mettere a tacere chi accusava Angoulême di un crescente snobismo nei confronti del fumetto “popolare”.
A seguire mi sono permesso di fare una selezione tra gli altri premi assegnati; qui il Palmares completo.
. Premio del pubblico: Paul à Quebec, di Michel Rabagliati.
. Premio speciale della giuria: Dungeon Quest vol. 1, di Joe Daly.
. Premio “Regards sur le monde”: Rébétiko (la mauvaise herbe), di David Proudhomme.
. Premio per l’audacia: Alpha…Directions, di Jens Harder.
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