24 luglio 2012
I villaggi olimpici da Amsterdam 1928 a Londra 2012
Dove vivono gli atleti durante le Olimpiadi?
- Mi piace 03
- Commenta 00
Osservare, selezionare, condividere.
20 novembre 2009
Sono venuto a conoscenza dello skatepark di Kitintale (Uganda) solo un paio di giorni fa grazie al fotografo svizzero Yann Gross. La nascita dello skatepark risale al 2006 ed è frutto dell’impegno di un gruppo di giovani africani privi di un luogo adeguato per praticare lo skateboard.
Con una piccola impresa di costruzioni avviata da volontari, il gruppo ha potuto procurarsi mattoni, spianare il terreno e comprare le altre materie prime necessarie. Nel giro di un mese hanno inaugurato il primo skatepark dell’Africa Orientale.
In poco tempo il fenomeno è esploso e si è consolidata la Uganda Skateboarding Union. Anche l’interesse dall’esterno è cresciuto: prima le donazioni in denaro da tutto il mondo poi scarpe e tavole regalate dalla Tony Hawk‘s Foundation.
E se in Italia lo skateboard ha combattuto per anni contro la superficiale condanna a vandalismo rumoroso, in Africa la disciplina sportiva è stata ricoperta di responsabilità. Uno dei punti chiave dell’Uganda Skateboarding Union — precisamente l’undicesimo — è di “motivare i giovani a fare scelte produttive e positive per la propria vita” allontanandoli dalla vita di strada.
Il manifesto continua, ma è bene ricordare che quando si parla di prevenzione HIV o questioni relative all’educazione dei giovani si fa riferimento non tanto alla pratica dello sport in sé, ma alla capacità di sviluppare una comunità molto compatta — se avete un passato da skater sapete di cosa parlo — e al ruolo attivo nel lavoro di costruzione e manutenzione.
Oltre al reportage fotografico, Yann Gross ha girato un documentario di dieci minuti (in inglese con sottotitoli quasi illeggibili in inglese e francese) che racconta la storia dello skatepark attraverso le parole dei fondatori. Il video non è perfetto, a volte si ferma per decine di secondi su immagini un po’ noiose e irrilevanti, ma vi consiglio lo stesso di prendervi almeno qualche minuto per dargli un’occhiata.
In alternativa, per chi fosse di fretta, c’è un video girato da quelli dell’Uganda Skateboarding Union un po’ più corto (cinque minuti) e un po’ più pazzo.
Lascia un nuovo commento