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28 luglio 2009
#10 · Il funerale
È successo cinque minuti fa, all’una di notte, poco più.
Stavo fumando una sigaretta sotto casa quando ho visto una farfalla muoversi in mezzo alla strada. Aveva un’apertura alare di circa 8 cm e se chiedeste a un daltonico di che colore fosse vi direbbe nera e rossa. Zoppicava, cercava di volare ma ricadeva a terra dopo essersi alzata di venti centimetri. Non sapevo cosa fare, nel dubbio l’ho fotografata sull’asfalto nero.
Un automobile le è passata a trenta centimetri e lei non si è mossa. Avrei voluto prenderla e toglierla dalla strada, ma mi sentivo stupido a farlo. Ho continuato a fissarla per un po’, due ragazze mi hanno visto guardare concentrato il centro della strada, si sono avvicinate e hanno visto la farfalla. Erano entrambe basse e con i capelli corti. Una aveva origini ispaniche, l’altra un paio di occhiali davanti a due occhi sempre spalancati. Quando camminava saltellava.
Mi hanno chiesto se fosse morta e io ho risposto di no. La ragazza con gli occhiali si è avvicinata e ha soffiato dolcemente contro la farfalla che, dopo aver camminato per qualche centimetro, sbilenca, ha cercato di volare di nuovo. È finita esattamente sulla linea ideale che le gomme seguono sull’asfalto, un attimo primo che un’auto passasse e la schiacciasse. Abbiamo urlato tutti e tre — dispiacere, disgusto — poi la ragazza con gli occhiali ha fermato la seconda macchina che stava per passare e ha preso la farfalla morta in mano. L’ha appoggiata sul marciapiede, l’ha guardata per un po’ poi ha detto è morta.
Un ragazzo — passeggiava facendosi una sigaretta — si è avvicinato a noi dicendo che la sua curiosità non reggeva uno stimolo del genere. Mi ha chiesto se la stavo fotografando, poi si è messo da parte mentre la ragazza con gli occhiali, dopo aver ripreso in mano la farfalla schiacciata, cercava un posto decente dove seppellirla. Ha iniziato a scavare in una piccola aiuola a bordo strada chiedendomi scusa per la mia farfalla. Le ho detto che era meglio così.
Ha seppellito la farfalla, mi ha detto ci vorrebbe una croce e se ne è andata, seguita dall’amica. Il ragazzo, che era rimasto dietro, in silenzio, si è avvicinato all’aiuola finendo di piegare un biglietto e l’ha sistemato sopra il mucchietto di terra. Abbiamo guardato la croce per un po’, poi gli ho detto che la farfalla lo ringraziava. Lui mi ha salutato e se n’è andato.
Il mio incontro con la farfalla, vita e morte inclusi, è durato in tutto dieci minuti. Spero che domani non piova.
Ci sono 4 commenti
se le farfalle vivono ancora, anche se per pochi minuti, allora c'è speranza per noi tutti
scritto da Ludovico il 28 luglio 2009 alle 19:13
ludovico. ci sono specie di farfalle che vivono anni. non un solo giorno. la tua speranza è ben fondata. vai tranquillo.
scritto da dostoevskiaja il 28 luglio 2009 alle 23:58
Questa é la dimostrazione di quanto sia difficile aiutare il nostro prossimo! Certamente in quel momento ognuno di voi ha sicuramente fatto il meglio possibile. Stupefacente é il fatto che qualcuno si sia accorto che c'era una farfalla ferita in mezzo al traffico di New-York. Finché ci sarà qualcuno che si accorgerà di una farfalla ferita niente é perduto a dimostrazione chela razza umana é migliorata. Il racconto della tua esperienza ha rafforzato la mia teria che aldilà di quello che ci dicono finché ci si accorgerà di una farfalla ferita il mondo é salvo!
scritto da Lella il 29 luglio 2009 alle 10:45
ma che ci faceva lì una farfalla?
scritto da Dorothy il 29 luglio 2009 alle 14:44