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Vijay Pandurangan ha realizzato un’infografica che riassume l’uso del colore nelle locandine cinematografiche pubblicate dal 1914 a oggi. Lo studio potrebbe non essere del tutto accurato da un punto di vista scientifico ma l’immagine ha sollevato alcune osservazioni interessanti.
L’infografica funziona così: ogni riga rappresenta un anno diverso dal 1914 al 2012 e la sfumatura a fianco, dal rosso al magenta, è proporzionale ai colori più utilizzati nei poster di quello specifico anno. Curiosamente, come vedete sotto, i risultati sembrano indicare un trend.
In particolare è evidente l’aumento dei colori freddi, quasi assenti nella prima metà del secolo. Oppure il picco di magenta a fine anni ’80 che poi è diminuito fino ad occupare solo una piccola percentuale nell’ultimo decennio.
Come dicevo è vero che il campione di 37.000 poster è forse troppo piccolo – soprattutto nei primi decenni del secolo — per portare avanti un discorso sui trend cromatici, ma le critiche e le riflessioni sono state interessanti.
In particolare sono i dati evidenti, come il visibile aumento dei colori freddi, ad aver fatto discutere di più. C’è chi dice che la mancanza del blu sia dovuto al fatto che i colori freddi sbiadiscano prima dei colori caldi, in effetti le immagini da cui è partito Vijay, provenienti da un archivio, potrebbero aver subito questo processo influenzando i risultati. Altri dicono che l’utilizzo del blu nella seconda metà del secolo non sia dovuto a trend cromatici ma all’aumento di film di fantascienza, horror e thriller che portano con sé più colori freddi. Altri ancora che sia una ragione di tecnica, in particolare perché parrebbe che il colore della pelle degli attori disegnati a mano avesse delle forti dominanti arancioni, un’aberrazione equilibrata solo dopo, con l’uso più intenso della fotografia.
Per chiudere, c’è chi osserva come il contrasto complementare tra blu e arancione sia ormai una strategia consolidata a Hollywood (guardate qui) e per questo sempre più diffuso nelle locandine degli ultimi anni.
A seguito del grande successo, Vijay sta elaborando una versione più accurata del suo studio. Intanto, se vi va, c’è una versione interattiva dell’infografica realizzata abbastanza male.
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