19 giugno 2012
These Americans, frammenti fotografici di vita statunitense
«A visceral American narrative. Carefully handmade from American materials. Built by obsession»
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15 maggio 2012
Il Gemini è stato il secondo programma di volo spaziale con equipaggio umano intrapreso dagli Stati Uniti tra il 1962 e il 1966. Edward White, il primo americano a uscire dalla navicella per svolazzare nello spazio, era uno degli astronauti della missione Gemini 4. Fuori dagli Stati Uniti si tende a dimenticare questo programma, sia perchè la passeggiata di White è stata anticipata di tre mesi da quella che ha quasi ammazzato il sovietico Aleksej Leonov, sia perchè è capitato tra due giganti: il programma Mercury (1959-1963), che dopo qualche scimmia ha lanciato il primo americano nello spazio (Alan Shepard, un mese dopo Gagarin), e l’arcinoto programma Apollo (1961-1972).
Con un po’ di ritardo ho scoperto che la Nasa ha messo online una bella collezione di fotografie inedite in grande formato scattate nello spazio durante le missioni Gemini, comprese quelle che di solito vengono scartate perchè mosse, sottoesposte, fatte per sbaglio o per prova. Tony Reichhardt dell’università statale dell’Arizona ha selezionato una ventina di scatti in cui trova spazio la componente umana delle missioni in forma di ritratti fugaci, impronte e piccole storie. Il programma Gemini è stato chiamato così perchè, diversamente dal Mercury, le navette avevano spazio per due astronauti, quindi queste sono le prime foto fatte reciprocamente nello spazio. E sono meravigliose perchè, ancora oggi, al pensiero dell’uomo nello spazio tratteniamo il fiato.
Una foto delle impronte lasciate da White sulla superficie della navicella durante una passeggiata spaziale. James McDivitt, che ha scattato la foto, a un certo punto gli urla: «You smeared up my windshield, you dirty dog!»
Questo è James McDivitt nel primissimo primo piano di un astronauta mai scattato all’interno di una navicella.
Edward White durante la sua prima attività extra-veicolare. È il 3 giugno 1965.
Nelle foto scattate nello spazio è raro che si vedano le stelle. E infatti questa è la pipì di Wally Schirra e Tom Stafford che brilla congelata alla luce del sole.
Due foto di Buzz Aldrin durante la missione Gemini 12, l’ultima del programma.
Durante la missione Gemini 9, il futuro moonwalker Gene Cernan si accorse che, quando era fuori dalla navicella, tendeva a surriscaldarsi e a stancarsi troppo.
Frank Borman e James Lovell non si scattarono mai foto a vicenda durante la Gemini 7, tranne in questo caso: da un oblò sbuca l’elmetto di Borman.
Ancora Edward White mentre nuota sulle nuvole.
Uno degli astronauti della Gemini 4 scatta una fotografia dall’interno di un oblò.
Michael Collins (nella foto) e John Young durante la missione Gemini 10 soffrivano di forti irritazioni agli occhi quando Collins usciva per fare le foto, tanto che dovettero interrompere le sue spacewalk prima del previsto. La causa non è mai stata accertata.
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