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30 maggio 2012

Come vengono scelte le copertine del New Yorker?

È in vendita già da un paio di mesi il libro di Françoise Mouly, dal 1993 art director del New Yorker nonchè moglie di Art Spiegelman, l’autore di Maus. Si intitola Blown Covers ed è una raccolta di illustrazioni e schizzi che non sono mai diventati copertine, ma che sono rimasti attaccati alle pareti dell’ufficio della Mouly. In pratica è il racconto a puntate di come, dietro le quinte, si fanno le copertine più oltraggiose d’America.

Come spiega lei stessa in questa bella intervista completa di immagini, le buone illustrazioni scartate per problemi di tempistica sono innumerevoli, ma altrettanti sono gli schizzi di cattivo gusto che le sono arrivati sulla scrivania. In genere, comunque, la Mouly incoraggia i propri illustratori — tra gli altri Barry Blitt, Christoph Niemann, Ana Juan, Robert Crumb e lo stesso Spiegelman— alla scorrettezza estrema.

A volte le proposte sono troppo provocatorie, sessiste o razziste, ma possono ispirare una linea di pensiero utile alla nascita di un’illustrazione che, invece, sarà effettivamente pubblicabile.

Vi consiglio questa recensione del libro scritta da Liza Donnelly, storica cartoonist del New Yorker che conoscete di sicuro. Qui tutte le copertine del New Yorker dal 21 febbraio del 1925 a oggi.

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Ci sono 2 commenti

  1. Non funziona il link a metà articolo, potete rimediare? Grazie in anticipo :)

    scritto da n0vak il 31 maggio 2012 alle 22:01

  2. Ora funziona. Grazie!

    scritto da Simone il 31 maggio 2012 alle 23:21

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