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24 febbraio 2012

Sul problema di mettere in relazione grandi e piccole distanze

Il problema della percezione delle cose molto gradi o molto piccole è stato già discusso più volte su Personal Report. Oltre una certa dimensione tutto sembra talmente enorme e fuori scala o talmente piccolo e impercettibile che non riusciamo più a riconoscere effettivamente delle relazioni, tutto si divide in enorme o microscopico. Al tempo, Simone, aveva segnalato un’infografica della BBC che cercava di porre rimedio al problema. Si trattava di una cosa interattiva realizzata con Google Maps, chiamata Dimensions, appunto:

Le sagome di alcuni soggetti, come […] l’area colpita dalle radiazioni di Chernobyl, vengono sovrapposte alle cartine di Google Maps e centrate su una località a nostra scelta. Come potete vedere […] ho scoperto che la sezione massima della Luna è ampia solo come l’Europa.

Poco dopo è stato il turno di The Scale of the Universe, un oggetto interattivo che mette in scala tutte le cose dell’universo, dalla lunghezza di Plank (Wikipedia: la più piccola distanza oltre la quale il concetto di dimensione perde ogni significato fisico) a 140 yottametri, punto oltre il quale, se dovesse esserci qualcosa, non potremmo vederlo perché la luce non ha fatto ancora in tempo a raggiungerci.

Nonostante quest’ultimo oggetto possa sembrare difficilmente superabile è stato migliorato, gli autori hanno rimesso in circolo una versione che, inutile dirlo, potrebbe tenervi attaccati per dieci intensi minuti. È una versione più completa, più grande e più veloce. Oltre alla solita incoraggiante musichetta, alle animazioni e alle transizioni super naturali hanno deciso di riempirla con curiosità scientifiche (e non), basta cliccare a caso su una delle illustrazioni. Nota: siamo l’unico paese d’Europa ad essere rappresentato.

Per chiudere il giro delle cose in scala passiamo dal digitale all’analogico. Mishka Henner ha prodotto un libro in dodici volumi che prova a rappresentare il sistema solare. È una cosa meno ambiziosa di The Scale of the Universe ma è abbastanza divertente: a pagina uno c’è il Sole e a pagina 6000, 12 volumi dopo, c’è Plutone. Ogni pagina rappresenta un milione di chilometri e in mezzo ci trovate tutto quello che dovrebbe esserci, Marte, la Terra e gli altri pianeti.

Il video sopra dura dieci minuti ed è una sequenza interminabile di pagine nere. Purtroppo si vede bene solo il Sole perché gli altri pianeti sono troppo piccoli e vengono mangiati dalla compressione di Vimeo. In fotografia, se vi va, si vede tutto meglio. Il libro costa un centinaio di euro e potete comprarlo su questo sito.

Se conoscete altri progetti del genere siete caldamente invitati a pubblicarli tra i commenti, grazie.

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Ci sono 3 commenti

  1. non perdetevi questo!!! http://htwins.net/scale2/

    scritto da FIlippo il 25 febbraio 2012 alle 12:09

  2. Forse il più antico reperto del genere: Cosmic Zoom, 1968. http://www.nfb.ca/film/cosmic_zoom/

    scritto da Jacopo il 26 febbraio 2012 alle 11:42

  3. E perché non Powers of Ten...: http://powersof10.com/film

    scritto da Gianmarco il 26 febbraio 2012 alle 23:17

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