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1 dicembre 2011

Le copertine dei dischi viste attraverso Street View

Pink Floyd – Animals (1977)

La copertina ritrae le ciminiere della Battersea Power Station, centrale termoelettrica a carbone costruita ai tempi della Seconda Guerra Mondiale sulle rive del Tamigi, nel sobborgo londinese di Battersea. Il maiale volante non fu apposto alla foto, ma era un vero e proprio pallone aerostatico agganciato a terra con un cavo.

La musica italiana sembra, invece, un po’ più povera di copertine fotografate per strada, ma siamo riusciti comunque a fare lo stesso gioco con alcuni dischi piuttosto famosi, in una specie di gita d’Italia.

99 Posse – La vida que vendrà (2000)

La fotografia di copertina è stata scattata a Napoli, città natale del gruppo rap, durante gli scontri fra disoccupati e polizia del 1997 in piazza Plebiscito.

 

Diaframma – Gennaio (1989)

La copertina di questo EP ritrae il leader del gruppo, Federico Fiumani, mentre corre in via de’ Calzaioli, a pochi metri dalla piazza del Duomo di Firenze.

 

Zen Circus – Andate Tutti Affanculo (2009)

La band pisana ha scelto il Palazzo della Civiltà Italiana, edificio monumentale del quartiere EUR di Roma, come set della copertina e come simbolo (negativo) del qualunquismo nazionale.

Giardini di Mirò – Dividing Opinions (2007)

La band post-rock emiliana ha scelto una foto tratta dagli scontri in piazza della Vittoria a Reggio Emilia del 1960 come copertina del penultimo disco. Allo stesso argomento hanno dedicato una canzone, Bufera, pubblicata nella compilation Materiali Resistenti (2010), ispirata dal brano Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei.

Grazie a Enzo, Joshua e Agata per l’aiuto.

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