4 luglio 2012
Componi e salva con nome
Compositori e direttori d'orchestra cominciano a preferire i tablet ai classici spartiti
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1 dicembre 2011
Pink Floyd – Animals (1977)
La copertina ritrae le ciminiere della Battersea Power Station, centrale termoelettrica a carbone costruita ai tempi della Seconda Guerra Mondiale sulle rive del Tamigi, nel sobborgo londinese di Battersea. Il maiale volante non fu apposto alla foto, ma era un vero e proprio pallone aerostatico agganciato a terra con un cavo.
La musica italiana sembra, invece, un po’ più povera di copertine fotografate per strada, ma siamo riusciti comunque a fare lo stesso gioco con alcuni dischi piuttosto famosi, in una specie di gita d’Italia.
99 Posse – La vida que vendrà (2000)
La fotografia di copertina è stata scattata a Napoli, città natale del gruppo rap, durante gli scontri fra disoccupati e polizia del 1997 in piazza Plebiscito.
Diaframma – Gennaio (1989)
La copertina di questo EP ritrae il leader del gruppo, Federico Fiumani, mentre corre in via de’ Calzaioli, a pochi metri dalla piazza del Duomo di Firenze.
Zen Circus – Andate Tutti Affanculo (2009)
La band pisana ha scelto il Palazzo della Civiltà Italiana, edificio monumentale del quartiere EUR di Roma, come set della copertina e come simbolo (negativo) del qualunquismo nazionale.
Giardini di Mirò – Dividing Opinions (2007)
La band post-rock emiliana ha scelto una foto tratta dagli scontri in piazza della Vittoria a Reggio Emilia del 1960 come copertina del penultimo disco. Allo stesso argomento hanno dedicato una canzone, Bufera, pubblicata nella compilation Materiali Resistenti (2010), ispirata dal brano Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei.
Grazie a Enzo, Joshua e Agata per l’aiuto.
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