3 maggio 2012
Ma come fanno al New York Times?
Racconti dal Graphics Department migliore del mondo
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Osservare, selezionare, condividere.
9 dicembre 2011
Se le infografiche del New York Times vi appassionano dovete ringraziare (anche) lei: Amanda Cox, the queen of infoviz, assieme ad altri 24 lavora nella redazione grafica del quotidiano online più letto d’America e sforna frequentemente infografiche che poi finiscono per essere pluripremiate.
Lo scorso giugno ha parlato a raffica per tre quarti d’ora all’Eyeo Festival di Minneapolis e solo quattro giorni fa ha cominciato a diffondersi il video del suo intervento. Vi consiglio di trovarvi del tempo per guardarlo, la vedrete interagire con quattordici delle migliori infografiche fatte per nytimes.com spiegando cos’hanno di speciale. In ogni caso qui sotto trovate la lista degli schemi che prende in esame così potete giocarci anche voi. Buon divertimento.
2’55″ | The Jobless Rate for People Like You
Questo bel grafico mostra l’aumento del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti tra le diverse classi sociali. Si tratta del primo esempio di infografica alla Cox: Amanda viene citata spesso come emblema di un modo di fare infografica che predilige l’astrazione al figurativismo e come perfetta antitesi di Fernando Baptista, bravissimo illustratore di National Geographic Magazine.
3’41″ | 18 Days at the Center of Egypt’s Revolution
I giorni degli scontri violenti avvenuti attorno a piazza Tahrir prima dell’uscita di scena di Mubarak vengono raccontati con un modello tridimensionale e una narrazione sequenziale.
9’35″ | How Mariano Rivera Dominates Hitters Best of Show per le infografiche online agli ultimi Malofiej Awards, questo video spiega nel dettaglio perchè la tecnica di Mariano Rivera, il miglior lanciatore degli New York Yankees, rasenti la perfezione. Ne avevamo parlato anche qui.
13’38″ | House Elections 2010
Che a volte sia meglio togliere piuttosto che aggiungere sta quasi diventando un cliché del bravo grafico, ma con questo esempio Amanda dimostra come possa essere oggettivamente vero. La mappa interattiva, che presenta i risultati delle elezioni di metà mandato del 2010, è una delle più complesse mai fatte dal team del New York Times: Amanda mostra come alcuni dati importanti sulla discontinuità saltino all’occhio solo pulendo lo schema dalla componente geografica, riducendolo di fatto a una semplice tabella.
16’20″ | How Different Groups Voted in 2008 Democratic Presidential Primaries
Anche in questo schema, meraviglioso, i vari Stati diventano quadratini per mostrare sinteticamente come i cittadini americani abbiano votato alle primarie democratiche del 2008. Anche qui gli elementi di discontinuità saltano immediatamente all’occhio: il fattore sorpresa, spiega Amanda, spesso è indispensabile per rendere interessante un’infografica.
17’58″ | The Death of a Terrorist: A Turning Point? Un bel caso di coinvolgimento diretto dell’utente nella creazione di uno schema collettivo: pochi giorni dopo la morte di Bin Laden è stato chiesto ai lettori di esprimere la propria opinione sull’accaduto scegliendo un quadratino all’interno della griglia a seconda del proprio sentire. Il risultato è uno schema molto interessante sia a livello di panoramica sia nel dettaglio dei singoli commenti.
19’40″ | Inside the Action: Aerial Skiing
Perchè nello sci acrobatico gli atleti alzano le braccia prima di staccarsi dal trampolino? Ecco un ottimo esempio di commento grafico montato direttamente su un video.
23’58″ | All of Inflation’s Little Parts Uno dei grafici di Amanda Cox che preferisco a livello visivo: gli acquisti annuali del cittadino americano medio sono rappresentati come quella che sembra schiuma su un vetrino da microscopio. Non è l’ideale per confrontare le grandezze, ma applausi comunque.
25’10″ | Crane Collapse in Manhattan
Nel 2008 una gru è crollata nell’Upper East Side di Manhattan uccidendo due persone. Per capire meglio l’accaduto i grafici del New York Times hanno ricostruito in 3d i movimenti che hanno portato alla tragedia.
26’15″ | Turning a Corner?
Una lezione di economia in forma infografica davvero ben fatta: che forma ha assunto il business cycle dal 1969 ad oggi? In che anno la recessione ha toccato la gola più profonda? Questo video prende per mano il lettore e lo accompagna in un campo decisamente ostico ma di cui, di questi tempi, è necessario conoscere almeno i fondamentali.
28’06″ | A Peek Into Netflix Queues
Gli americani hanno gusti cinematografici diversi a seconda di dove vivono, e questo grafico ci mostra come cambiano. Molto divertente.
30’21″ | Mapping America: Every City, Every Block Un progetto mastodontico e di grande fascino: gli Stati Uniti finalmente mappati a seconda dell’etnia, del reddito, del livello d’istruzione e di altri fattori sugli ultimi dati Census Bureau. Le mappe si possono zoomare fino al livello dei quartieri.
31’58″ | How Different Groups Spend Their Day
Questa è forse l’infografica più famosa tra quelle mostrate da Amanda, Guido ne aveva parlato qui a tempo debito. La tentazione di continuare a cliccare anche solo per godersi la fluidità dei movimenti è grande.
34’07″ | Satellite Photos of Japan, Before and After the Quake and Tsunami
Scorrendo la barra centrale di questo schema ci si rende conto delle conseguenze dello tsunami che si è abbattuto lo scorso marzo sulle città costiere del Giappone.
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