24 luglio 2012
I villaggi olimpici da Amsterdam 1928 a Londra 2012
Dove vivono gli atleti durante le Olimpiadi?
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21 giugno 2011
Sarà che ultimamente sto guardando più fantascienza del solito, sarà che in architettura e scultura non sono molto ferrato (e quindi poco abituato a vedere simili disegni retro-futuristi), ma questi monumenti abbandonati dell’ex Jugoslavia mi hanno particolarmente colpito.
Erano stati commissionati dall’ex presidente Josip Broz Tito negli anni Sessanta e Settanta per commemorare i luoghi in cui è stata combattuta la Seconda Guerra Mondiale e quelli in cui si trovavano i campi di concentramento (a Niš e Jasenovac, dove c’era il più grande), diventando un’attrazione turistica da milioni di visitatori negli anni Ottanta. Dopo la guerra e la frammentazione della Jugoslavia negli anni Novanta i monumenti e le sculture sono stati abbandonati, e ora osservarli spogli da visitatori e quant’altro, “violentati” da tag e maltempo, solitari e perfettamente calati negli ambienti in cui sono stati costruiti, richiama alla mente atmosfere degne dei migliori pianeti alieni con un ottimo gusto vintage per l’architettura. A tal punto che, se venissero recuperati, sarebbe quasi un peccato.
Gli architetti sono Bogdan Bogdanović e Gradimir Medakoviće, e le sculture sono, tra gli altri, di Dušan Džamonja, Vojin Bakić, Miodrag Živković, Jordan e Iskra Grabul. Fotografie di Jan Kempenaers.
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Ci sono 2 commenti
fighissimi.............
scritto da guido il 21 giugno 2011 alle 14:20
essì, guido. essì, pier, tanto tanto inquietanti. danno i brividi. vuoi per il pregiudizio inevitabile che ti fa vedere esplosioni/implosioni che rimandano alla violenza che sarà, vuoi per la luce livida. perfino le forme arrotondate sono d'impianto psicologico maschile. in una foto c'è pure l'ingranaggio dentato, come forma di gesso rimasta, vuoto in negativo dei pieni, di Pomodoro?
scritto da goldie il 24 giugno 2011 alle 14:01